La rapida diffusione degli impianti fotovoltaici ad uso domestico è dovuta a due fattori essenziali. Se da un lato l’utilizzo del fotovoltaico consente un evidente risparmio sui costi dei consumi elettrici, dall’altro la crescente attenzione alle tematiche ambientali spinge sempre più persone a far ricorso a forme di energia alternative e pulite.
Un impianto fotovoltaico di medie dimensioni (3 Kw) nuovo ed efficiente, infatti, produce energia sufficiente a soddisfare i bisogni di una famiglia senza produrre CO2 e senza apportare effetti dannosi all’ecosistema.
La condizione da rispettare per godere di questi vantaggi a lungo nel tempo, però, è quella di mantenere l’impianto sempre pulito ed efficiente.
Un pannello sporco, infatti, può arrivare a ridurre del 25% la propria efficienza energetica, con un evidente impatto negativo sulla funzionalità dell’impianto.
La pulizia dei pannelli fotovoltaici
La polvere, lo smog, le particelle inquinanti trasportate dalla pioggia, sono i fattori che concorrono a creare, sul pannello, uno strato di sporcizia che inibisce la capacità delle celle fotovoltaiche di assorbire per intero le radiazioni luminose da convertire in energia elettrica.
In questo modo l’impianto funziona al di sotto delle sue potenzialità, riducendo la produzione di energia elettrica.
Esistono ditte specializzate per la pulizia dei pannelli fotovoltaici, che dispongono di detergenti e macchinari appositi in grado di raggiungere i pannelli posizionati sui tetti in tutta sicurezza.
La maggiore complicazione dell’intervento fai da te, infatti, è rappresentata proprio dal rischio che comporta il salire e l’operare sulle falde inclinate della copertura di casa.
Se i pannelli sono facilmente raggiungibili, cioè posizionati a terra o su copertura piana, è proponibile intervenire personalmente, avendo l’accortezza di rispettare poche, semplici regole.
La superficie del pannello fotovoltaico è estremamente delicata, una pulizia troppo vigorosa ed effettuata con detergenti e strumenti inadatti, può comprometterne per sempre il funzionamento. Occorre, pertanto, dotarsi di uno straccio molto morbido (mai pagliette o spugne abrasive) e di un detergente per i vetri antistatico. La pulizia va fatta strofinando delicatamente la superficie del pannello, con movimenti circolari, senza insistere sulle stesse zone e senza premere troppo.
Se il pannello è incrostato, è preferibile bagnarlo abbondantemente, mediante uno spruzzino, con una soluzione di acqua e detersivo e lasciarla agire per qualche minuto. Un primo strato di sporco scorrerà via con la soluzione, il restante potrà essere delicatamente asportato con lo straccio umido.
Di seguito, per evitare eventuali residui di calcare e per non lasciare aloni, i pannelli fotovoltaici andranno asciugati con uno straccio in microfibra, che li renderà nuovamente splendenti e pienamente efficienti.
La manutenzione periodica dei pannelli fotovoltaici
La manutenzione degli impianti fotovoltaici consiste in un controllo periodico degli elementi costitutivi dell’impianto, per accertarsi che le condizioni di funzionamento siano sempre quelle ottimali.
Occorre, quindi, controllare cavi e relative connessioni dei fusibili, degli interruttori, dei caricabatterie, nonché eseguire un accurato controllo degli inverter mediante i led luminosi che ne segnalano le modalità di funzionamento.
Accurati controlli devono riguardare eventuali usure delle componenti dei pannelli che ne possano compromettere la tenuta stagna, ma anche i collegamenti elettrici, il voltaggio ed il liquido antigelo.
Personale specializzato è in grado di individuare eventuali anomali dell’impianto già mediante un semplice esame visivo e, del resto, attesa la specificità e la delicatezza dell’intervento, si consiglia di affidarlo sempre a professionisti qualificati e preparati.