Le detrazioni fiscali per chi installa un impianto antifurto possono permettere un bel risparmio sulla spesa finale. In poco tempo, grazie agli sgravi fiscali e alle agevolazioni per le ristrutturazioni previste dalla legge di bilancio, potrai così recuperare interamente il costo per mettere in sicurezza la tua casa.
Per l’installazione di un impianto allarme per la casa e dei sistemi di sicurezza e videosorveglianza è possibile accedere ad una serie di agevolazioni fiscali. Vediamo quali sono e come si applicano.
Quali spese possono essere portate in detrazione fiscale
Oltre al costo de prodotti, si possono portare in detrazione IRPEF anche i servizi collegati con la realizzazione di un impianto antifurto per la casa. In particolare puoi inserire le spese per il sopralluogo dei tecnici, le consulenze, la progettazione e il collaudo.
Per l’acquisto di impianti di antifurto entro il 31.12.2021 sono previste detrazioni fiscali del 50% della spesa sostenuta.
Non solo il proprietario può beneficiare delle agevolazioni e detrazioni fiscali ma anche il locatore o chiunque stia facendo uso dell’impianto di allarme, anche nei casi in cui si è acquistato l’immobile come nuda proprietà.
Iva agevolata al 10% per impianti antifurto
Oltre al bonus fiscale per l’antifurto casa o l’impianto di videosorveglianza, esiste anche l’Iva agevolata al 10% sul costo dei sistemi anti intrusione.
Questa non si applica sul costo totale del sistema di allarme, ma sulla differenza tra la spesa per l’impianto e il prezzo delle singole componenti.
Come ottenere la detrazione fiscale per impianti antifurto
La spesa per l’antifurto per la casa va inserita nella dichiarazione dei redditi e il bonus verrà erogato in 10 rate annuali come detrazione IRPEF. La detrazione va richiesta l’anno successivo a quello dell’installazione dell’allarme casa.
Per ottenere gli sgravi fiscali e beneficiare del bonus ristrutturazioni è necessario conservare tutta la documentazione relativa all’acquisto del sistema antifurto per la casa e dei singoli elementi.
Occorre pagare la società che avrà effettuato la progettazione e l’installazione dell’allarme con bonifico bancario in cui siano ben evidenti tutti i dati della transazione e le informazioni della società che si è occupata dell’impianto. In particolare nel bonifico deve comparire: il numero di partita Iva, il numero della fattura e i dati anagrafici della ditta o dell’installatore.
La società o il tecnico che installa il sistema di allarme deve avere la certificazione professionale a lavorare su impianti per antifurto domestici.
In dichiarazione dei redditi vanno inseriti anche i dati catastali dell’immobile.
Consigliamo di conservare sempre tutti i documenti importanti relativi ai lavori per il sistema anti intrusione. Anche se non c’è l’obbligo di inserirli in dichiarazione dei redditi, potrebbero comunque risultare indispensabili in caso di controlli da parte delle autorità fiscali.
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