Gli impianti elettrici per uffici fanno riferimento in particolare alla norma CEI 64-8 e vengono realizzati di tipo incassato sottotraccia. In particolare sono strutturati con cavi sfilabili in tubo rigido o pieghevole, comandi e prese incassate, o con tubo rigido o canaletta posati esternamente, a vista e con comandi e prese con scatole esterne.
Fino a 25 presenze il luogo è da considerare ordinario e dunque nulla di particolare è richiesto per l’impianto elettrico ai fini antincendio.
Oltre le 25 presenze, sulla base delle presenze contemporanee, è possibile individuare i seguenti tipi di uffici:
- da 26 a 100 presenze: nessuna particolare prescrizione elettrica riguardante il rischio di incendio, ma sole prescrizioni di carattere edile; luogo ordinario dal punto di vista elettrico;
- da 101 a 300 presenze: verificare la necessità di dell’illuminazione di sicurezza e di un impianto di segnalazione incendio;
- da 301 a 500 presenze: come punto precedente più condutture non propaganti l’incendio;
- da 501 a 1000 presenze: luogo a maggior rischio in caso di incendio perché soggetto a periodico controllo dei vigili del fuoco; per l’impianto elettrico occorre riferirsi alle prescrizioni della sezione 751 della norma CEI 64-8;
- oltre 1000 presenze: come punto precedente ma con più articolati provvedimenti antincendio.
Di seguito analizziamo le caratteristiche degli impianti per uffici con capienza non superiore 25 persone. Piccoli uffici normalmente non accessibili al pubblico e quindi con un numero di presenze tale da non pregiudicare la sicurezza delle persone in caso di evacuazione in situazione di emergenza.
Caratteristiche impianti elettrici per uffici
La classificazione di questi locali come luoghi ordinari non impone per gli impianti particolari prescrizioni rispetto a quello stabilito dalla norma generale CEI 64-8.
Per il corretto funzionamento dei servizi multimediali, indispensabili per una moderna ed efficiente gestione dell’ufficio, è raccomandabile predisporre un cablaggio strutturato secondo i criteri riportati dalle normative del Comitato Tecnico CEI 306. In particolare le reti locali (LAN – Local Area Network) sono normalmente distribuite con un cavo bilanciato UTP (Unfoiled Twisted Pair) a 4 coppie, di categoria 5E oppure 6 in grado di gestire rispettivamente trasmissioni a frequenze fino a 100 e fino a 250 MHz. Le prese EDP, dette anche connettori LAN, devono essere del tipo RJ45 a collegamento unificato.
Trattandosi di un luogo di lavoro, è molto importante tenere in conto l’illuminazione generale ai fini di un ottimale confort visivo. Ci si può riferire alla Norma UNI EN 12464-1 che relativamente ai compiti visivi tipici di un ufficio, quali scrittura, dattilografia, lettura, elaborazione dati, indica in 500 Ix l’illuminamento medio con una resa cromatica Ra 80 e un indice di abbagliamento UGR 19. Per compiti visivi più impegnativi, come ad esempio una postazione di disegno, l’illuminamento medio non deve essere inferiore a 750 Ix con un UGR16.
L’illuminamento necessario per i posti di lavoro può essere ottenuto anche mediante integrazione con lampade da tavolo. In questo caso occorre però porre particolare attenzione nel limitare i contrasti di luminanza tra sfondo e zona di lavoro. Si ritiene raccomandabile anche un’illuminazione di sicurezza, pur non essendo esplicitamente richiesta per gli uffici di piccole dimensioni. Per ogni ufficio è consigliata la dotazione di 2 punti luce a soffitto, di 1 presa 2P+T, P11/17, una presa EDP per ogni scrivania. Per gli altri ambienti (bagni, corridoi, ripostigli) valgono le consistenza usualmente adottate per gli appartamenti. Si consiglia un impianto di tipo intercomunicante fra i vari locali o la possibilità di usufruire, ove presente, dello stesso cablaggio strutturato.
Si deve inoltre predisporre un punto citofonico, almeno uno all’ingresso, una presa d’antenna tv per ogni scrivania e una canalizzazione di riserva per un eventuale impianto antintrusione o per l’ampliamento dei servizi multimediali. Si raccomanda pertanto di prevedere, almeno lungo il corridoio che congiunge i vari locali, una canalizzazione con cassette in corrispondenza di ogni locale.
Per evitare perdite di dati in caso di black-out può essere utile l’alimentazione “no break” dei computer mediante UPS. In alcuni casi, ove fosse necessario collocare scrivanie distanti dalle pareti, è consigliabile l’impiego di torrette portafrutti eventualmente considerando l’opportunità di distribuire l’impianto sottopavimento di tipo flottante.
Le tubazioni possono esser posate su pareti o nel pavimento, nel caso che questo debba esser rinnovato per vari motivi, chiaramente la possibilità di passare dal pavimento agevola il lavoro sia l muratore che all’elettricista ed i tempi si posa si riducono ed anche i materiali sono inferiori rispetto alla posa su parete.
In luoghi con soffitti molto alti, alle volte conviene quantificare i lavori in prospettiva di un abbassamento del soffitto con cartongesso, riducendo così la superficie da pitturare e l’assenza di tracce sulla parte alta, in quanto le tubazioni di collegamento dell’impianto elettrico possono passare nell’intercapedine creata.
Per la scelta dei punti luce da realizzare in un locale è neecessario effettuare il calcolo illuminotecnico, che dirà con sicurezza il numero di corpi illuminanti da utilizzare.
Sistel srl progetta impianti elettrici per uffici a Lecce sicuri ed efficienti, nel rispetto di tutte le normative in materia. Gli impianti elettrici realizzati negli uffici saranno progettati su carta, insieme al committente, consigliandolo in base alle varie normative e possibili soluzioni per agevolare l’utilizzo dell’impianto finito, sull’utilizzo di tipi di prese in base al tipo di elettrodomestico.
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