L’impianto elettrico è composto da alcuni elementi, quali fili conduttori, cavi e di accessori che hanno la funzione di portare l’elettricità all’interno della nostra abitazione. Questo presuppone l’esistenza di un ente fornitore (gestore elettrico) e di un utente (noi), che stipuliamo un contratto per la fornitura dell’elettricità.
Vediamo com’è realizzato un impianto elettrico e quali sono gli elementi essenziali che lo costituiscono.
I principali componenti di un impianto elettrico sono:
– il quadro elettrico o centralino;
– sistema di messa a terra che permette di scaricare a terra l’elettricità laddove ci fosse un improvviso picco di tensione;
– prese elettriche cioè l’interfaccia che permette l’allacciamento degli elettrodomestici e delle apparecchiature elettroniche alla corrente;
– interruttori, i dispositivi a muro che permettono l’accensione e lo spegnimento delle luci;
– circuiti elettrici;
– cavi conduttori di cui esistono principalmente tre tipologie, aventi funzioni diverse e generalmente riconoscibili per l’utilizzo di colori specifici.
Approfondiamo alcuni degli elementi dell’impianto elettrico maggiormente diffusi e utilizzati.
Partiamo dagli interruttori; sono dispositivi elettrici in grado di interrompere un circuito elettrico. Quando l’interruttore consente il passaggio della corrente si definisce chiuso, quando invece il passaggio della corrente è impedito, si definisce aperto. Da non confondere l’interruttore con il pulsante deviatore; formalmente simili, sono profondamente diversi tra loro. Il pulsante, a differenza dell’interruttore ha una molla che, una volta premuto, lo riporta alla posizione di partenza appena viene rilasciato. Il deviatore, non interrompe il flusso di corrente di un cavo elettrico (come l’interruttore), ma devia questo flusso su di un altro cavo. Per cui, potremo comandare lo stesso punto luce da più punti diversi, oppure comandare diversi punti luce dallo stesso deviatore.
Le prese, invece, sono dei particolari elementi dell’impianto elettrico che consentono il collegamento di lampade o altre apparecchiature. Queste per funzionare debbono essere dotate di connettori meccanici detti spine. Esistono tantissime tipologie di prese che variano a seconda del paese in cui ci troviamo, ma alcuni tipi sono diventati standard grazie alla diffusione di apparecchiature elettriche che li sfruttano. Una tra queste è la presa detta Shuko, che in tedesco vuol dire messa a terra. E’ una presa simmetrica che presenta i contatti della messa a terra lateralmente anziché con un perno.
I cavi elettrici sono avvolgimenti di fili metallici (conduttore) normalmente rame (ottimo compromesso tra costo e conducibilità elettrica) all’interno di guaine di gomma colorate (isolante). I colori delle guaine di gomma sono normalmente nero e/o marrone per il conduttore di fase, blu per il conduttore neutro e giallo verde per il conduttore di terra. Questi colori sono stabiliti dalla normativa e sono una condizione essenziale affinché l’impianto possa essere dichiarato conforme.
Esistono, infine, una quantità enorme di elementi elettrici che consentono le più disparate tipologie di connessioni. TV, telefono, ethernet, audio e dimmer.
Le norme in vigore contemplano una nuova concezione d’impianto che consente alle abitazioni di adeguarsi all’evoluzione imposta dalle nuove tecnologie (telecomunicazioni, domotica ecc) che spesso sono fruite in luoghi ed edifici costruiti secondo i canoni costruttivi del secolo scorso. Questa situazione potrebbe determinare un’incompatibilità strutturale e sfociare in situazioni di disagio o di pericolo se non si provvede all’adeguamento dell’impianto.
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